19 GENNAIO 2012 – Sal 56/55

1 Al maestro del coro. Su “Colomba dei terebinti lontani”. Di Davide. Miktam. Quando i Filistei lo tenevano prigioniero a Gat.


2 Pietà di me, o Dio, perché un uomo mi perseguita,
un aggressore tutto il giorno mi opprime.

3 Tutto il giorno mi perseguitano i miei nemici,
numerosi sono quelli che dall’alto mi combattono.

4 Nell’ora della paura
io in te confido.

5 In Dio, di cui lodo la parola,
in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un essere di carne?

6 Travisano tutto il giorno le mie parole,
ogni loro progetto su di me è per il male.

7 Congiurano, tendono insidie,
spiano i miei passi, per attentare alla mia vita.

8 Ripagali per tanta cattiveria!
Nella tua ira abbatti i popoli, o Dio.

9 I passi del mio vagare tu li hai contati,
nel tuo otre raccogli le mie lacrime: 
non sono forse scritte nel tuo libro?

10 Allora si ritireranno i miei nemici,
nel giorno in cui ti avrò invocato;
questo io so: che Dio è per me.

11 In Dio, di cui lodo la parola,
nel Signore, di cui lodo la parola,

12 in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?

13 Manterrò, o Dio, i voti che ti ho fatto:
ti renderò azioni di grazie,

14 perché hai liberato la mia vita dalla morte,
i miei piedi dalla caduta,
per camminare davanti a Dio
nella luce dei viventi.


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