Papa Franceso in Pillole – 1

 “Raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere..” (1tm2,1). Questo significa – ha puntualizzato Papa Francesco – che “nessuno di noi può dire: ma io non c’entro, sono loro che governano. No, io sono responsabile del loro governo e devo fare del mio meglio perché loro governino bene, partecipando alla politica come posso. La politica, dice la dottrina sociale della Chiesa, è una delle più alte forme della carità, perché è servire il bene comune.

E io non posso lavarmene le mani: ciascuno di noi deve fare qualcosa. Ma ormai abbiamo l’abitudine di pensare che dei governanti si deve solo chiacchierare, parlare male di loro e delle cose che non vanno bene”.…  Forse  il  governante è  un peccatore, come lo era Davide. Ma io devo collaborare, con la mia opinione, con la mia parola,anche con la mia correzione A volte abbiamo sentito dire: un buon cattolico non si interessa di politica. Ma non è vero: un buon cattolico si immischia in politica offrendo il meglio di sé perché il governante possa governare. Qual è allora “la cosa migliore che noi possiamo offrire” ai governanti? “È la preghiera”… “Preghiamo per i governanti – ha concluso Papa Francesco – perché ci governino bene. Perché portino la nostra patria, la nostra nazioneavanti, e anche il mondo; e ci sia la pace e il bene comune. (Dall’Osservatore Romano 16-09-2013).

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