Riflessione su Francesco, il nuovo Papa:

Riflessione su Francesco, il nuovo Papa: L’evento che nel corso del 2013 ha maggiormente segnato la vita della Chiesa al suo interno e in rapporto con il mondo, è stato l’elezione del nuovo papa il 13 marzo, a seguito del coraggioso gesto delle dimissioni di Benedetto XVI°, motivate dall’umile riconoscimento dell’inadeguatezza delle sue forze di fronte ai gravi problemi che sempre più emergevano all’interno della struttura ecclesiale.

Ci ha sorpreso la semplicità del nuovo Papa quando, affacciato sulla grande piazza di S.Pietro, ha rivolto alla folla il suo saluto con parole che potrebbero es-sere pronunciate da chiunque (“Fratelli e Sorelle buonasera…”); singolare anche la sua richiesta al popolo di pregare e di in-vocare dal Signore la benedizione per lui, prima di essere lui a benedire il popolo. Anche la scelta del nome “Francesco” è in piena coerenza con il suo stile di vita sobrio ed essenziale e con l’attenzione primaria dimostrata nel suo ministero verso le categorie più emarginate. Si è presentato, piuttosto che come “Papa”, come “Vescovo di Roma, che presiede nella carità a tutte le chiese”, al quale, certo, compete un potere, ma esercitato come “servizio”, nel rispetto delle diversità delle chiese particolari e in spirito collegiale. Da subito ha scelto una forma di abita-zione semplice e in convivenza con altri sacerdoti e vescovi nella Domus Santa Marta; ha più possibilità, così, di in-contrare le persone, condividere qualche momento insieme di convivialità e di pre-ghiera durante la giornata, celebrare la Messa nella cappella che può contenere un buon numero di fedeli. La sua predicazione, espressa con lin-guaggio semplice e immediato, e attinta direttamente dalla Parola di Dio, fa emer-gere il contenuto più vero di questa Pa-rola: il grande amore, tenero e misericor-dioso, di Dio per noi. Per cui ci sentiamo incoraggiati alla speranza e fiducia in Lui.

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